Questa è una caratteristica e antica strada di collegamento tra Teana e Carbone in particolare quasta strada veniva percorsa per recarsi alla fiera in cui venivano esposti e venduti principlamente animali.
Il primo elemento naturalistico che incontriamo è la caratteristica contrada Monte, da tempi immemrabili deputata alla semina dei cereali in particolare del grano. Dal percorso principale si dirmanano tanti accessi poderali.
Interessante la microtoponomastica, cioè i nomi di luoghi ‘piccoli’, quelli che riguardano porzioni di territorio che spesso sfuggono alle descrizioni cartografiche, conservano, modificate e spesso trasfigurate, le memorie del rapporto che gli abitanti, dai più antichi ai più recenti, hanno avuto col territorio: come nel caso del “Pantanazzo” così definito per la natura umida del terreno.
I posti che incotriamo nel nostro percorso non offrono sempre lo stesso scenario, possono mostrarsi nel momento della fioritura, nel momento in cui timidamente sbocciano i primi fiori, oppure quando il mondo vegetale si appresta ad andare incontro al lungo inverno e gli animali a preparasi per il letargo, per poi spuntare fuori prontamente alla prossima primavera.
Una curiosità: dopo i primi temporali, con il rumore dei tuoni, vuole la leggenda, che si sveglino i serprenti ed inizino a venir fuori dalla terra.
La località chiamata Monte certamente si mostra nel pieno della sua bellezza in estate quando i campi seminati si colorano di oro, le spighe di grano ormai mature biondeggiano al sole.
