Si può vedere, ormai fatiscente, lo scheletro di una struttura che avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni degli amministratori del tempo, la nuova scuola pronta ad ospitare i bambini delle famiglie della contrada di Vullo e delle vicine masserie della Cotura, della Felicita e dei Limiti.
Una sede distaccata della scuola elementare, presso un’abitazione privata, a Vullo ci fu per una decina d’anni ed oltre, precisamente a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso: testimonianze orali raccontano di una pluriclasse, dalla prima alla quinta, composta da circa 15 alunni, maschi e femmine, con un unico insegnante per tutte le discipline. Alcuni degli studenti proseguirono gli studi presso la scuola media, che, sebbene obbligatoria già dal 1923 con la riforma Gentile, lo è divenuta realmente solo dall’anno scolastico 1963/1964 a seguito della Legge n. 1859 del 1962. Negli anni precedenti ma anche per buona parte degli anni Sessanta del Novecento, a Carbone, come in altri piccoli centri dell’Italia intera, la scuola media si svolgeva mediante l’uso della televisione (con il supporto di apposite videocassette) e attraverso il sostegno di un mediatore che fungeva da docente. In questo modo i più fortunati, tra cui anche alcuni provenienti dalle scuole delle contrade, ebbero la possibilità di poter proseguire la propria carriera scolastica iscrivendosi, successivamente, alle superiori e alcuni di loro anche all’Università, presso rinomati Atenei sia del sud che del nord Italia, conseguendo brillanti risultati.