PALAZZO FANUELE

PALAZZO FANUELE

Questo Palazzo si trova nel pieno di via Cestoni

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Descrizione

Questo Palazzo si trova nel pieno di via Cestoni, un corso molto interessante, antico e da visitare, nel quale si snodano l’uno dopo l’altro vari Palazzi, poco distante dal Palazzo Lecce e di recente restauro, conserva ancora l’antica cornice in pietra. Da questo palazzo, il cui accesso si trova in questo stretto vicolo e in particolare dal lato posteriore si gode di un’ottima vista.


Cestoni

Per anni esercita a Teana la professione medica (speziale) fino a quando viene richiamato dal re a dirigere a Caserta l’appena istituito orto botanico. Speziale autodidatta, esercitò l’arte farmaceutica a Roma, a Livorno, a Ginevra, per poi tornare definitivamente a Livorno, dove divenne amministratore della stessa spezieria Salomoni nella quale aveva lavorato per circa 10 anni, in via Greca, nei pressi del porto. Nella città toscana coltivò i suoi numerosi interessi naturalistici; con i suoi studi e le sue osservazioni si guadagnò la stima di Francesco Redi e Antonio Vallisneri. La ricca corrispondenza epistolare con Redi è conservata a Firenze nella Biblioteca Marucelliana.

Produsse numerose osservazioni microscopiche che gli consentirono di contribuire alla ricerca sulla generazione dei viventi dai semi o dalle uova. Buona parte di questi studi, tra i quali Dell’origine delle pulci dall’uovo e del seme dell’alga marina (1708), fu pubblicata da Antonio Vallisneri.

Insieme a Redi e Giovanni Cosimo Bonomo, riuscì a dimostrare la natura contagiosa della scabbia, provocata dall’acaro Sarcoptes scabiei, anche se uno storico della medicina, il prof. Italo D’Angelo, sostiene che questa scoperta, avvenuta il 20 giugno 1687, debba essere attribuita esclusivamente a Giacinto Cestoni. Secondo gli studi condotti per 50 anni dallo studioso marchigiano, e riportati nei suoi diversi libri sull’argomento, tra i quali,“Giacinto Cestoni, nasce con lui la medicina scientifica moderna?”, la scoperta dell’origine acarica della scabbia è il primo fatto, scientificamente dimostrato, con il metodo sperimentale galileiano.

Il suo nome resta legato, nella denominazione italiana, a quello di un grosso pipistrello (Molosso di Cestoni, Tadarida teniotis). Livorno ha inoltre dedicato all’illustre cittadino una via al confine tra il quartiere San Marco e Shangai. Anche Teana ha dedicato una splendida via nel pieno centro storico a questo illustre uomo che ha transitato e dimorato nel paese.


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